Federica de Trizio
Diplomato al Liceo classico Leonardo Da Vinci
Esiste un universo alternativo in cui a diciannove anni si hanno già tutte le risposte: si sceglie di non fare i bagagli, di consacrarsi al pendolarismo e di reputare la stazione all’ora di punta un ecosistema soddisfacente. I giovani che credono nel proprio territorio sono tanti, nessuno è tartassato dall’idea che le università oltre il confine possano realizzare i propri sogni in uno schiocco di dita ma, soprattutto, la paura di non diventare subito qualcuno e non realizzare quanto possibile prima dei ventidue anni non scalfisce affatto la matricola ordinaria. Nella vita reale è facile detestare ciò che ci circonda, evidenziarne i limiti, le inadeguatezze—tuttavia non chiudere il trolley non ci rende eroi: non si tratta nemmeno di masochismo, di ipocrisia; l’indipendenza in toto terrorizza, la strada verso il traguardo è più tortuosa, si scopre che i fallimenti costituiscono un ottimale punto di partenza. #studioinpugliaperchè alle volte rimanere richiede un’enorme dose di coraggio.