FALANTO
S’imbarcano i Parteni sofferenti
figli delusi, respinti,
traditi dalla propria Patria.
Conoscono la stanchezza di un lungo viaggio
e l’angoscia dell’incertezza che li attende.

Cielo sereno e lacrime stanche di una donna
segnano all’orizzonte la terra che sarà la nuova casa.
Ecco che una rinnovata forza arde nel cuore dell’Ecista:
egli scorge tra fumi e macerie
un destino di fasti e splendori,
incoraggia i compagni e fonda la nostra città.

Il Fato avverso rende vani i suoi sforzi:
deriso e scacciato dai suoi uomini,
gli viene imposta la miseria dell’esilio
e il dolore di una morte lontana da Taras.
Ma indissolubile è la catena che lo lega ad essa.

Solo allora l’oracolo di Apollo si compie.
Fa spargere le sue ceneri nell’agorà,
combattendo anche dall’Ade per rendere inviolabile la sua terra.
Il suo sacrificio simboleggi per noi
la fierezza per le nostre origini
e il coraggio di lottare sempre per difenderne il valore.
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