Radici
Lunghe scie bianche, nitide lame,
fendono il blu.
Le vedi anche tu,
incrociarsi nei rossi tramonti,
vaporei ponti, dissolversi piano;
vanno lontano!
Io resto! Questo il mio impegno:
la navicella dell’ingegno
solcherà il mare
che spinse ai nostri lidi
popoli antichi
in cerca di mercati ed occasioni,
lo stesso che portò
reliquie e invasioni
dall’oriente
e che oggi altra gente
porta, disperata.
E’ la mia strada!
Io resto qui,
a viver tradizioni,
a cantar canzoni
di Modugno e Albano,
a danzare al ritmo arcano
della pizzica, tra amici.
Chi strapperà le mie radici,
affondate nella terra dell’ulivo
e della vite?
Qui voglio tentare vette ardite
e spiegar l’ali
tra barocco, castelli e cattedrali!
Qui dove uno Svevo fu
innovatore d’arte e conoscenza,
dove di scienza
si inebriò Cotugno,
dove nacque Ennio
e musicò Paisiello.
#studioinpugliaperchè è bello!
Di certo avrò
buoni maestri e guide
nelle aule d’ateneo
dove insegnò Aldo Moro
e dove un giorno, spero,
mi cingerò d’alloro!