Un hashtag e 1000 caratteri per spiegare perché ho scelto di studiare in puglia. Ne ho appena sprecati 108. Potrei cimentarmi in frasi fatte sull’attaccamento alla terra e la valorizzazione del territorio, ma la banalità mi sta stretta.
Figlia di un piccolo imprenditore “all’antica”, stile camicia nera e saluto al duce nel ’22. Divieto assoluto di superare il raggio di 7km per il proseguimento degli studi ritenuti non necessari perché “un posto ce l’hai già con mamma e papà”. Testarda e pecora nera mi laureo a 30 anni suonati dopo lunghe interruzioni, un decennio di lavoro e 9 anni di disgrazie.
Con quella laurea salvo l’azienda di mio padre dal fallimento; studio piani di investimento; combatto legalmente avvoltoi accaniti sulle nostre carcasse.
Oggi quell’impresa è mia. Miro a conseguire una laurea magistrale. Mio padre pensa ancora che non servirà. Quindi, se mi chiedete 1000 caratteri (spazi inclusi), vi risponderò: #studioinpugliaperché voglio fare un dispetto a mio padre!