Il mio cervello rimane qui
“Andare o restare?” E’ questa la domanda che affliggeva molti dei miei conterranei alla fine dello scorso luglio. “Se parto tanto mi abituerò! Funziona così: andare via per tornare!”: questa è la risposta che tutti si ripetevano. In fondo, anche d’Annunzio scrisse: “Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare!”. Peccato che d’Annunzio non fosse pugliese.

Oggigiorno la Puglia è una delle regioni più colpite dalla fuga dei cervelli, ma io non sono uno di loro: io voglio che siano i cervelli delle altre regioni italiane a trasferirsi in Puglia.

Magari le università pugliesi non potranno competere con Oxford o con Yale, ma a me va bene così: #studioinpugliaperché tenere i piedi ben piantati nella mia terra come le radici di un ulivo non mi impedirà di correre verso i miei sogni. E sono convinto di non essere il solo a pensarla così. In fondo l’ho imparato a scuola studiando proprio la conformazione del mio territorio: le stalattiti si creano goccia dopo goccia!