“Costi quel che costi”
Cala la notte, i rumori si attenuano, le voci dei venditori ambulanti e dei pochi bambini, che un po’ inconsciamente, giocano per strada, sono scomparsi. Sono nella mia stanza, immersa nei miei mille pensieri che si rincorrono nella mia mente come cavalli imbizzarriti e intanto, guardo uno squarcio di cielo che mi fa intravedere il fioco bagliore della luna. Ascolto il monotono rintocco dell’acciaieria e le narici si “inebriano” dell’acre odore di diossina. Mentre studio per costruirmi un futuro, per realizzare i miei sogni il camino E312 emette diossina: il nostro veleno. Di noi, abitanti di questo quartiere, dicono tante cose, la cosa più vera è che paghiamo a caro prezzo il nostro pane quotidiano #studioinpugliaperchè la mia terra ha bisogno di forti e coraggiosi partigiani, come me, che la difendono, la amano e vorrebbero cambiarla. Hanno distrutto tutto ma non la nostra feroce ferma speranza.