5 aprile 2018: il giorno della mia laurea.
Basterebbe osservare e ricordare quel momento per descrivere il forte senso di gratitudine e amore che nutro per questa terra. Sotto un cielo rosso primaverile che si stempera sulle spighe di grano, accompagnato dal canto degli ulivi, si presentano ai miei occhi tutti coloro che hanno reso onore alla bellezza e alla ricchezza di questo mio tragitto, mentre avanzano come manichini di cartapesta e sorridono in una pietra leccese. Ed è qui che io schiudo le mie braccia e non sono un forestiero, ma son figlio di questa Puglia. I miei occhi si riempiono di sale e io mi affaccio alla vita. Ed è qui che voglio restare, è qui che voglio costruire il mio futuro, per rendere sempre più folti e alti i rami, per trattenere la mia regione e sollevarla. #studioinpugliaperché è da qui che si riparte, perché solo collaborando insieme troveremo più radici a darci supporto. Perché siamo il Sud e abbiamo anche noi una voce.