Sara Mansueto
IISS G. Ferraris
La ragazza della stazione
Scrivo alla mia compagna di liceo.
“Ciao Cri, come stai? Ricordi ‘la ragazza della stazione’ (come la chiamavamo noi)? Sempre con zaino in spalla? Sai, l’altro giorno abbiamo chiacchierato. Con grande orgoglio mi parlava della sua scelta di studiare in Puglia. Il solo pronunciarne il nome emanava calore di casa. Entrambe, con cuore colmo di amore, ambizioni e sogni nella mente e tra le mani pagine di storia e cultura, riempivamo quei soli 80 minuti che separano dall’Università.
Poco fa ero in biblioteca: io scelgo sempre quella nel corridoio di Italianistica, è piccola e confortevole, mi piace stare lì. Guardo la finestra: il mare. Mi chiedo come tu riesca a sognare senza perderti ogni tanto in quella linea di orizzonte che sembra separare il cielo dal mare! Decido di scriverti.
Io #studioinpugliaperché credo nel valore della mia terra e rimpiango di non averti convinto a restare… quella ragazza ora sono io, ma saresti potuta essere anche tu!”