Daniele Cervellera
Conservatorio di musica T. Schipa
Herford, Dicembre del 2017. 4 mesi lontano da casa.
I giorni scorrevano lenti, tirati a forza dalla magia del paesaggio invernale. Dopo circa una settimana, il silenzio della casa iniziava a rendermi inquieto. Uscii ed arrivai in città, illuminata per il Natale. Camminavo senza sosta, sperando che ciò mi aiutasse a capire cosa mi stesse accadendo. L’inquietudine si era trasformata in un senso di agitazione quasi febbrile, che aumentava la velocità del mio passo. Guardavo le vie brulicanti di gente, in cerca di un indizio, uno sguardo…
Esausto, decisi di ritornare a casa.
Qualcosa arrivò.
Due baffi, due folti e lucenti baffi neri all’insù, l’insegna recitava: “pizza al trancio”. Un brivido lungo la schiena trasformò l’inquietudine in benessere, avevo solo bisogno di sentirmi a casa. Mi avvicinai, “sei italiano?”, mi sorrise, “sì”.
Al liceo volevo andare via, adesso #studioinpugliaperché la Musica è amore e il miglior posto dove coltivare l’amore è dove c’è sempre stato: casa.