Scrivo guidata da un sentimento di campanilismo, dall’orgoglio profondo
di rivelare a chi lo ignora o finge d’ignorare
che la Puglia, illuminata dal bacio più ardente del sole,
questa patria mia adorata,
non è ricca soltanto di verdi e fertili oliveti,
di profumati boschi di mandorle,
di vigne gremite di grappoli dorati,
di alte e bionde spighe con la testa piegata
per abbondanza di chicchi
ma è feconda anche di una pianta più rara e ricercata,
qual è quella che forma l’invidiabile patrimonio di ogni essere umano:
l’ingegno.
#studioinpugliaperchè
sono orgogliosa della mia terra come la Cornelia romana lo era dei suoi figli;
perché il lungo filo di Arianna mi segna la via da seguire, vicino alle mie radici;
perché ho deciso come Ulisse di non seguire il canto ammaliatore delle sirene,
perché desidero che la mia non sia una fatica vana
come quella di Sisifo nello spingere il suo macigno
ma i miei sforzi e la mia dedizione arricchiscano la mia terra
come ogni giorno fa lei con me.