Francesco Ribezzo
Liceo classico B. Marzolla
Canto alla mia terra – #studioinpugliaperché
Le radici qui innervano i polsi.
Il vento ghermisce l’indolenza
delle passate stagioni.
Cantami, con la voce che sa della terra,
dell’ambra dei frutti, di corse sfrenate
di infanti nei campi.
Tra quelle linee, preziosamente celato
tra i ricami del viso;
tra gli angoli di queste strade e gli spigoli;
tra le onde che smussano e calmano;
nelle brezze d’estate spirò
il primo istante del mio essere uomo.
Non qui rimasi per vana speranza.
Ma per fede cieca, che sprona:
con l’ingegno e le arti,
l’impegno dal patrio vigore,
Essa potrà dar aria ancora
al respiro dei più valenti suoi figli.