Cara Puglia,
anche oggi ci ritroviamo qui, sulla tua scogliera, dove il vento accarezza dolcemente il tuo mare e il sole solletica la superficie dell’acqua.
Sai, l’altro giorno pensavo al perché io abbia deciso di studiare qui. Poi, questa mattina, ho visto una piccola ceramica bianca e levigata. Era il Pumo Pugliese. Mi avvicino, lo osservo. Sai cosa ho pensato? Tu sei come quel bocciolo lì. Sei quel piccolo fiore di Acanto pronto a sbocciare. La tua linfa è l’istruzione: solo essa può dar vita ad una maggiore inclusione sociale, a più occupazione e nuove competenze nel mondo del lavoro, ad una società che garantisca un equo accesso alla sanità. Ecco, #studioinpugliaperché dopo questi due anni di buio voglio poter dare il mio contributo, voglio far parte di questa tua nuova Primavera, voglio vederti rinascere e rifiorire in questa nuova luce più rigogliosa che mai.
Cara terra mia, prospera e generosa, noi, mai sazi, rimaniamo ad ammirarti, e tu, ogni volta, riesci a rubarci il fiato.