Ti trovo seduta su di un masso
incastonato fra le onde,
contemplare pensierosa quelle strisce
in mezzo al cielo.
Nei tuoi occhi intravedo stanchezza,
abbandono,
le mani incallite di fatica
stringersi forte fra di loro
e non serve che io chieda
per sapere i tuoi pensieri.

Adorata e triste Terra mia,
non è facile capirti,
se solo Tu potessi vederti dai miei occhi
scorgeresti meraviglie che hai dimenticato.
Cresciuta dal sudore delle genti
hai tardato un po’ a sbocciare
non perché non sia abbastanza bella
ma perché lo sei anche troppo
e d’invidia a volte sei appassita.
Se ti abbandonassi adesso al vento che ti scuote
sentiresti le grida di coloro che ti amano
e fra le onde i sussurri di coloro che t’amarono.
E sfiorando svogliatamente un albero d’ulivo
inebriata saresti dai ricordi dei tuoi avi,
dalle risa sonanti di gioia addentare i tuoi succhi.

Se solo sapessi che in questo cuore Tu, Adorata Terra mia,
sei la pace che mi ospita
quando elemosino un rifugio.

#studioinpugliaperché