#studioinpugliaperché
In un pomeriggio qualunque sono stata colpita da una scritta su un muro: come una richiesta d’aiuto, i tratti delineavano in inglese la frase “ci serve più cultura”. Se istintivamente ho accolto la provocazione, riconoscendo nel suo fautore un’anima non troppo dissimile dalla mia, poi ne ho tratto spunto per una riflessione.
Il problema tutto leccese, tutto meridionale, suggeriva V. Bodini, risiede nell’immobilità a cui il nostro territorio è assoggettato, anche determinata dalla e riscontrabile nella sua conformazione fisica; nelle vesti del prosatore egli scriveva del “cielo che schiaccia ogni cosa, e in cui un albero finisce col non essere più alto d’uno filo d’erba”.
Io non credo che ci manchi la cultura, piuttosto mi sembra di riscontrare un difetto in coraggio e ambizione, una sfiducia totale e indiscriminata.
Partecipo alla diffusione della cultura nel mio territorio perché ogni albero possa dirsi albero e ogni filo d’erba ambisca a divenirlo.