Martinmark Palmisano
Politecnico di Bari
#studioinpugliaperche
Scrivo al buio, mi riesce meglio del parlare
Tanto qui fuori mi aspetta il caldo d’estate
È che non voglio tornare solo per le vacanze
Il mare nella tempesta grida al grigio di questa periferia
Che fa parte di me, diventa patologia
Mille avventure vissute, troppa follia
Il suo delle onde è la nostra liturgia
ma noi manchiamo di fede
Lei reclama un trono, noi siamo l’erede
L’invidia di chi guarda una fotografia di questa terra, è mia
Perché non c’è niente di meglio al mondo
Prima che si tocchi il fondo
con la tutta le bellezza che c’è intorno
Strade dissestate, percorsi sbagliati
storie narrate, tramandate come vento tra Fiandre
Dà voce a chi non aveva, dona sorrisi ed usanze
Penso di andare via per vedere il mondo
Il futuro c’è anche per chi non veste i panni del padre
Speranze svanite, lasciate sulle panchine come
Sabbia scivola via
Sei tutto ciò che voglio e non ho chiesto
Disperso nella mancanza di vita di campagne dimenticate