Angelica Di Bari Alborea
Liceo linguistico A.G. Roncalli
Non la capisco. Finalmente ce l’ho fatta e lei mi chiede di restare.
Lo sa che non aspettavo altro, come può chiedermelo? È ferma davanti a me con espressione mesta e cerca il mio sguardo.
Col tempo capirà. Io devo andare via e sentire forte quella fame che mi ha spinta fin qui.
Aspetta una risposta che non voglio darle. Le ho dato le spalle e sono uscita.
Due anni dopo l’ho rincontrata nello stesso posto. Le ho sorriso e lei ha ricambiato. Era diversa, ma aveva lo sguardo affamato e l’aria saccente di chi pensava “te l’avevo detto”. Non sostenevo il suo sguardo perché era vero, me l’aveva detto.
Maledetta terra di contraddizioni, terra mia, quanto mi sei mancata? I colori dei tuoi dialetti, del mio dialetto, le feste delle tue onde quando leggo loro un libro che non conoscono, o che forse hanno già sentito.
Lei, ancora davanti a me, sorrideva ma non me ne ero accorta.
Allungo la mano verso la sua.
Trasalendo la ritraggo dalla fredda superficie dello specchio.
#studioinpugliaperchè