Raffaella Antuofermo
Liceo scientifico G. Galilei
La chiamano sindrome di Nettuno, quel bisogno di vivere il mio mare, quel rilascio di dopamina che mi da felicità ma anche dipendenza;
La chiamo sindrome di Espero, la necessità incessante di tranquillità e forza che solo i tramonti della mia Puglia sanno regalarmi, in quel del Policlinico, quel posto che chiamo casa, che sa insegnarmi tanto, che ogni giorno sa come raggiungere i migliori risultati e io ne vado fiera;
La chiamo sindrome patriottica, quella audacia che mi spinge a difendere e a cambiare la mia amata terra; infondo ”Ogni innamorato è un soldato, e Cupido ha il suo accampamento”;
La chiamo sindrome di casa, quella felicità di chiudere le porte di 4 mura e trovare all’interno tutto ciò che si vuole;
La chiamo sindrome dell’uguaglianza, quell’audacia di combattere le discriminazioni, quella gioia di superare ogni convinzione, quella voglia di dimostrare quanto valgo, ma soprattutto quanto vale la mia terra. #studioinpugliaperchè non vorrei mai guarire dalle mie sindromi.