Alessio Urgese
Università del Salento
#studioinpugliaperché
Casa mia:
Rintoccare… che strana parola. Ci pensavo spesso sotto l’orologio a cucù nel soggiorno di mia
nonna. C’era qualcosa di giusto in quel termine, come se rispecchiasse quell’oggetto (così
antico per me) che doveva ordinare il susseguirsi degli attimi. Aspettavo il prossimo tac, mentre
il tic precedente sfuggiva via. Mi perdevo sempre in cose del genere. Era piacevole scrutare
quei puntini, visibili solo controluce, che svolazzavano per aria mentre ero steso. Solo polvere,
ma avevo così tanti quesiti. Perché non cadeva a terra? Perché se avessi provato a prenderla
in mano sarebbe volata via? Forse avevo solo molto tempo libero. L’orologio iniziò a suonare,
i giochi erano finiti: era il momento di andare a scuola. La vita è buffa; lì quel giorno conobbi
la storia di Vitantonio Stanisci, filosofo da San Vito dei Normanni e allievo di Gandhi. Scoprii
che non ero il primo curioso della mia cittadina, e capii che cosa covavo dentro: la Filosofia.