Claudio Latrofa
IISS Alpi-Montale
QUESTO NON È L’INNO DEL PARTIGIANO INNAMORATO DELLA SUA TERRA
I pesticidi avvelenano l’aria e seminano il cancro. Tra gli ulivi divampa un incendio: “Bene, ora ci farò una vigna”; la plastica soffocherà le foglie e nuova terra si farà sabbia. “Una rapina!”: qualcuno non pagava il pizzo. “€30 al giorno (se chiedono, è il primo e non vi conosco) e €6 di benzina”. “Ragazzi, via le tende: non si dorme in spiaggia”; se volete, costruiteci una villa: presto ci sarà un condono. Ecco il “percorso”, gli “incontri”, le “opportunità”. Insegnino le sirene al naufrago con la pagella cucita in tasca, perché la Puglia è un’ipocrita mecenate solo per i suoi “eccellenti” patrioti; ma quale patria! Le bandiere sventolano per abbagliare i soldati e i confini giustificano le disuguaglianze. Rifiuto il lavoro che lascia schiavi del bisogno, nauseosa cloaca aperta solo sulla senilità invalidante: #studioinpugliaperché voglio fare il medico, curare “quel singolo” e non posso permettermi di studiare altrove.