Simona Lamusta
Università del Salento
Puglia
La luce riflessa dalla pietra barocca,
i visi meravigliati dei turisti a Lecce
– Santa Croce è troppo grande per lo schermo del cellulare.
Un libro di Vittorio Bodini nella shopper bag rovinata,
i versi sulla mia città, sulla vita lenta,
“Un’aria d’oro mite e senza fretta”.
“Li pizzarieddi”, la fioritura degli ulivi,
per strada, le tele dipinte ad olio,
i petali cadenti, i balconi ornati.
Il collegio ISUFI (quel posto che chiamo Casa),
centro d’eccellenza e studi avanzati.
Il solito bar, il pasticciotto prima della lezione
– mia nonna non vuole vedermi “sciupata”.
La mia valigia carica di sogni e speranze,
l’euforia per la nuova posizione di ricercatrice
– quanto ho desiderato questo incarico –
la voglia di studiare in cortile, le corse all’aperto
e, naturalmente, la pelle arrossata.
Non disperdere i tuoi frammenti.
#studioinpugliaperché le mie radici m’arricchiscono.